INCLUSIONE SOCIALE: TRAI I PRIMI AD AVVIARE IL “REDDITO DI DIGNITÀ”Dal mese di dicembre 2017 è operativo il “Reddito di Inclusione (ReI)”, misura nazionale di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate con determinati requisiti economici previsti dalla normativa statale. Dal mese di luglio 2018 il ReI viene erogato ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti economici.

Dal 2018 il Comune, per venire ulteriormente incontro alle esigenze di inclusione sociale provenienti dal territorio, ha attivato un ulteriore strumento a favore dei cittadini. Sono stati portati avanti ben 36 percorsi, di cui 14 nella stessa amministrazione, del progetto “Reddito di Dignità” comunale finalizzato alla realizzazione di specifici interventi a favore dei nuclei familiari, anche di una sola unità, in condizione di disagio sociale, residenti nel Comune, che risultano esclusi da altri analoghi interventi sociali (es. Sia, Sia Sisma, ReI, ecc.). L’Amministrazione, confrontandosi in più sedute conle Associazioni di categoria e Organizzazioni Sindacali (CGIL, CISL, UIL) rapportandosi, nelle fasi salienti del progetto, anche con il Servizio “Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro” della Regione Marche, ha stanziato per la realizzazione del progetto 200.000 euro per il 2018 e per il 2019. Per potenziare questo strumento l’Amministrazione comunale ha attivato i TIS, tirocini finalizzati all’inclusione sociale, indirizzati espressamente a persone in carico ai servizi sociali o ai servizi sanitari con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia sociale e la riabilitazione. Nel solo 2018 sono stati attivati 85 tirocini di inclusione sociale per una spesa complessiva pari a 120.000 euro annui.Sono inoltre in campo per il prossimo futuro iniziative volte a facilitare la mobilità sul territorio delle persone con disabilità, adeguando progressivamente le linee urbane per l‘accoglienza dei disabili, anche con chiamate vocali delle fermate per i non vedenti, garantendo la piena accessibilità a strutture, eventi, nonché ai mezzi di informazione, anche attraverso l‘adeguamento del sito del Comune. Da alcuni anni il comune si è dotato di una figura professionale di interprete sordomuti al fine di offrire un concreto e valido supporto ai soggetti affetti da tale inabilità ed in futuro sono previste azioni volte all’acquisizione di una sempre maggiore autonomia e autogestione del disabile. Continuità è stata data alle attività di drammatizzazione concernenti il progetto “Teatrando”, efficace sul piano comunicativo e psicologico, che prevede una rappresentazione ideata e realizzata dai centri per disabili fisici e psichici.
CONOSCENZA, FORMAZIONE, PREVENZIONE DALLE DIPENDENZEGli interventi realizzati in relazione a questo intervento rispondono all’esigenza di fare fronte ad una sempre più evidente emergenza educativa, che vede le giovani generazioni particolarmente esposte al rischio della devianza. E’ attivo il “Centro d’ascolto”, servizio psicologico nelle scuole materne, primarie e secondarie di I grado; le iniziative per il contrasto di fenomeni di bullismo e di condotte teppistiche; la promozione di stili di vita sani e corretti anche con la metodologia della peer-education; attività di prevenzione del gioco d’azzardo patologico. PERCORSI DI RIABILITAZIONE E DI REINSERIMENTO SOCIALE E LAVORATIVOAi fini di un effettivo ed efficace inserimento lavorativo dei disabili, l’Amministrazione comunale ha assicurato l’erogazione di borse lavoro a favore di disabili, attraverso la realizzazione di percorsi di tirocinio formativo in collaborazione con cooperative e imprese del territorio, tra cui rientra l’attività della legatoria Tipori, già operante presso il Villaggio del Fanciullo. Dall’annualità 2018 le suddette borse lavoro sono state rimodulate seguendo le direttive indicate nella DGR 593/2018, che prevede una più puntuale declinazione di tutti gli aspetti dell’intervento.Dal 2016 nel territorio comunale è cresciuto in maniera rilevante il numero di minori stranieri non accompagnati provenienti da Paesi in stato di guerra o di estrema povertà. Il Comune di Ascoli, attraverso specifiche misure europee di integrazione provenienti da Programmi comunitari, di concerto con la programmazione della Regione Marche per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi garantisce l’accesso ai servizi sanitari, alloggiativi, formativi, sociali e finanziari dei titolari di protezione internazionale e dei migranti economici.
IL CENTRO ANTIVIOLENZADi non meno importanza è stato in questi anni l’attivazione e il funzionamento del Centro antiviolenza che ha sede presso i consultori familiari di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto con un’integrazione di apertura settimanale ad Ascoli presso la Casa Albergo Ferrucci. Il Centro prevede la presenza al suo interno di uno psicologo e di un avvocato per 5 ore alla settimana. Questo intervento va ad integrare le misure comunali giù messe in atto per il 2018, come è avvenuto negli anni precedenti, a favore di donne vittime di violenza che prevedono azioni mirate alla formazione, l’inserimento lavorativo e il disagio abitativo. Nella rilevazione fatta dall’Amministrazione nel solo periodo luglio 2017 – gennaio 2018 le donne che hanno contattato il Centro Antiviolenza “Donna con Te”, sono state complessivamente 23, tra il dicembre 2016 e giugno 2017 si erano rivolte al centro 52 donne di cui 23 prese in carico (le restanti 22 si sono rivolte al Centro per richiedere informazioni telefoniche generali relative al servizio o comunque riguardanti la propria situazione di maltrattamenti). La fascia di età media più elevata è tra i quaranta e i cinquant’anni, non solo italiane ma anche extracomunitarie, con grado di istruzione medio basso con figli. A queste donne, anche a quelle che non hanno sporto denuncia, il centro ha fornito consulenza legale, avviato un percorso di sostegno psicologico adeguato.