Il raccontodi questidieci anni
Care amiche e amici cittadini di Ascoli Piceno,sono passati ormai dieci anni da quando la comunità ascolana mi affidò l’onore e la responsabilità di governare la Città. Insieme a voi, e grazie al supporto di tutti i collaboratori con i quali ho condiviso questo compito, abbiamo cercato in questi tremila giorni di far crescere la nostra comunità. Ci siamo posti l’obiettivo di valorizzare i talenti di Ascoli e di migliorare la qualità della vita degli ascolani, con particolare attenzione ai più giovani e ai più fragili. Tutto ciò sulla base di una visione di insieme e con lo sguardo orientato verso il futuro.Non sono stati anni facili. Nel 2009, quando si è avviata questa esperienza amministrativa che sta per volgere al termine, la Città era commissariata e proveniva da un lungo periodo di instabilità politica che l’aveva paralizzata nei mesi precedenti. A ciò si aggiunga che le condizioni socio economiche del nostro sistema industriale volgevano al peggio. Pochi mesi prima del nostro insediamento la “Cartiera” aveva chiuso i battenti con una lunga scia di licenziamenti. Dopo meno di un mese dalle elezioni fu la volta della “Manuli”, altro stabilimento storico, e poi ancora, come in un tragico effetto domino imposto da una crisi mondiale impietosa, ne seguirono altre: Haemonetics, Prysmian ed altre ancora.La crisi profonda dell’economia del territorio viaggiava di pari passo con la crisi della finanza pubblica italiana che raggiunse il suo apice nel 2011. Il sacrificio che è stato chiesto dallo Stato agli abitanti di Ascoli è stato enorme in questi anni. Nel periodo tra il 2011 e il 2016 alla città è stato chiesto di contribuire al risanamento dei conti pubblici rinunciando a 10 milioni e 400 mila euro con tagli alle risorse, 211 euro di tagli ad abitante. Inoltre gli eventi sismici della vicina città dell’ Aquila avevano prodotto alcune gravi criticità in città: danneggiamenti al Palazzo municipale dell’Arengo nonché alla Chiese comunali della “Scopa”, del Carmine e di Sant’Angelo Magno. Lesioni non coperteda indennizzo statale e che rappresentarono le prime incombenze da affrontare. Da quel momento maturammo la decisione di dotarsi di una polizza assicurativa contro il sisma, che si è rivelata preziosissima durante la crisi sismica del 2016.In un contesto cosi compromesso da lacerazioni diffuse riguardanti sia la credibilità delle istituzioni che il tessuto sociale, in un quadro economico devastante, questa Amministrazione ha cercato di ricreare tra gli ascolani un clima di FIDUCIA verso le istituzioni. La Fiducia è il presupposto di ogni strategia amministrativa, la precondizione che permette alla comunità di essere RESILIENTE, cioè capace di reagire alle avversità e di riprendere lo slancio necessario per affrontare un periodo di crisi, specie se lungo e complicato.
QUANDO SEI NELL’INFERNO HAI DUE SCELTE:O DIVENTARE INFERNO TU STESSO OPPURETROVARE, NELL’INFERNO, QUELLO CHEINFERNO NON E’, DARGLI SPAZIE FARLO DURARE
Italo Calvino, Le Città invisibili
Come fare?Era necessario un cambio di passo, uno “choc positivo”.Da meno a più. In questo senso voglio ricordare lo “sblocco” della procedura del Polo universitario all’ex ospedale “Mazzoni”. Alla fine degli anni ’90 il comune aveva ottenuto un finanziamento molto cospicuo dalla Regione Marche per la nuova cittadella universitaria: 15 miliardi di lire poi convertiti in 7,5 milioni di euro. L’operazione prevedeva che con 2,5 milioni di euro il comune acquistasse dalla ASL il complesso del vecchio ospedale dell’Annunziata. Il procedimento si era però bloccato e la Regione minacciava la revoca del finanziamento. Sarebbe stato un danno irreversibile dato che Ascoli trae dallo sviluppo del sistema universitario vantaggi ed opportunità assolutamente prioritari.Nel breve volgere di qualche settimana, riuscimmo a siglare un accordo lampo con il Presidente della Giunta Spacca per mantenere il finanziamento cambiando la procedura. I complessi lavori di realizzazione del polo universitario, si sarebbero conclusi nel 2015. Grazie ai proventi della vendita dell’ex ospedale, l’ASUR ha poi riqualificato l’edificio di Campo Parignano nei pressi della ex GIL dove è stato ubicato, tra gli altri servizi, il Centro prelievi ed ha acquistato il macchinario per la PET THERAPY oncologica. UNA STRATEGIA PER LA CITTA’: IL PIANO REGOLATOREContestualmente allo sblocco del Polo, cui sono seguiti altri interventi complementari per la “Cittadella Universitaria” (“Auditorium Montevecchi”, consolidamento mura urbiche, riqualificazione del verde e dei percorsi pedonali ecc), abbiamo scelto di mettere mano ad un’altra questione che da anni giaceva irrisolta: la variante al Piano Regolatore che mancava dal 1974. Nel gennaio del 2016, dopo anni di lavoro, abbiamo approvato definitivamente il nuovo strumento di programmazione. La “bussola” attraverso la quale abbiamo orientato la nostra azione amministrativa. Vision che abbiamo poi trasfuso nei progetti beneficiari dei grandi finanziamenti come: “From Past to smart”, “Bando Periferie”, ecc. Di grande importanza, inoltre, si è rivelata la campagna massiccia di investimenti promossa senza sosta dal 2010 in poi. Nonostante il patto di stabilità e i tagli imposti dallo Stato abbiamo realizzato una serie impressionante di opere pubbliche, anche sbloccando progettualità in giacenza nei cassetti comunali. In questo modo è stato possibile riaprire il Forte Malatesta e il Teatro romano, completare il Palazzo Pacifici e il complesso di Sant’Ilario. Per non dire della “Casa della Gioventù”, di molte rotatorie cittadine e nuove aree di sosta (via Ariosto, via Colombo, via Pacifici ecc) e tutte le opere connesse al Contratto di Quartiere di Monticelli.Molto altro è stato ottenuto grazie ad un instancabile lavoro di ricerca di finanziamenti e a politiche virtuose di investimento. Così è stato per la pista ciclabile Monticelli-Brecciarolo- Villaggio del Fanciullo, l’Autostazione, la riqualificazione del Tirassegno di Porta Romana, gli interventi sugli elementi non strutturali degli edifici scolastici, il Piperru di Borgo Solestà, l’Eremo di San Marco, l’Housing sociale di Palazzo Sgariglia, la sede della polizia municipale presso la ex GIL, la nuova piazza SS. Pietro e Paolo a Campo Parignano.Un’attenzione particolare è stata riservata al centro storico, il cuore della città, al fine di esaltarne la bellezza e l’identità. La ripavimentazione delle arterie più importanti, la riscoperta di Piazza Ventidio Basso, la riqualificazione dell’ex pescheria di S. Francesco e delle botteghe artigiane, il nuovo allestimento della Pinacoteca e della sala dei Mercatori, l’URP all’Arengo, il restyling di viale De Gasperi, il recupero delle Fontane Pilotti e, da ultimo, la riapertura dopo trent’anni del Teatro Filarmonici. In un quadro economico e sociale piuttosto critico, siamo intervenuti sui servizi con azioni dirette a migliorare la qualità della vita di una Città. La mobilità sostenibile con la rete delle piste ciclabili, il controllo elettronico delle ZTL e delle aree pedonali, le due navette gratuite da e verso il centro storico, il parcheggio gratuito la domenica, la lunga sosta a tariffazione ridotta e gli investimenti sul parcheggio di San Pietro in Castello. In secondo luogo la sicurezza con i finanziamenti ottenuti per estendere la videosorveglianza cittadina e per attivare il controllo – d’intesa con la Questura –dei veicoli rubati o “sospetti”.Con le poche risorse disponibili il tutto è stato possibile attraverso una profonda riorganizzazione della macchina comunale sotto il profilo dei costi, dell’efficienza e della trasparenza con spending review sui costi della telefonia, del personale e delle assicurazioni, un nuovo Urp, lo sportello telematico Suap e la riorganizzazione delle partecipazioni comunali.Non ultimo l‘ambiente, con lo “storico” risultato del 65% per cento di raccolta differenziata (nel 2009 eravamo sotto al 30%), la rigenerazione a LED dell’impianto di illuminazione pubblica, secondo le indicazioni del Patto dei Sindaci, nonché gli interventi massivi sui parchi cittadini (Tirassegno Porta romana, parco Marisol (Gioli) e dell’Annunziata, area verde di via Narcisi, Area Bimbi di Piazza San Tommaso ecc).La nostra attenzione verso il sociale non è mai venuta a mancare. Abbiamo riqualificato le misure di Welfare con il Reddito di dignità, le politiche familiari (Quoziente familiare, la Settimana della famiglia, Home Care premium), il centro Alzheimer, il centro per disabili “La mia casa” e l’attivazione del circolo “Bruno di Odoardo” nel quartiere a San Marcello. Più in generale siamo riusciti ad evitare che fossero i più deboli a pagare il prezzo della crisi. Ciò è stato possibile grazie ad una certosina opera di efficientamento della spesa che tuttavia ha messo al centro, sempre e comunque, la persona. Nel Welfare bisogna ricomprendere anche lo Sport. Abbiamo cercato di onorare il blasone di una città che da sempre si distingue per qualità della pratica sportiva. Impossibile fare un sunto, anche sommario, di quanto realizzato in questo settore che ha avuto uno sviluppo ampio, attraverso contributi ai meno abbienti, curando l’impiantistica sportiva, supportando le associazioni nelle manifestazioni e con la realizzazione di eventi internazionali come i mondiali di pattinaggio e i match degli azzurri di rugby.I dieci anni appena trascorsi, sul piano delle politiche scolastiche, sono stati caratterizzati dalla grande questione della sicurezza e dell’adeguatezza degli edifici scolastici. Un tema tornato prepotentemente alla ribalta dopo il sisma del 2016, ma che già nel 2010 era al centro delle nostre attenzioni. Con un milione di euro siamo intervenuti sugli elementi non strutturali di alcune scuole e successivamente abbiamo sempre assegnato carattere prioritario alle attività manutentive da riservare ai plessi che ospitano i nostri ragazzi. La reazione degli edifici scolastici alle continue scosse di terremoto che si sono ripetute tra il 2016 e il 2017 ne ha evidenziato la complessiva adeguatezza con le sole eccezioni della scuola media di Monticelli e della scuola primaria di San Domenico. Nel futuro uno degli impegni fondamentali sarà quello di realizzare il piano scuole finanziato dallo Stato con i fondi del terremoto. Edilizia ma non solo. L’attenzione nei confronti della scuola ha visto l’Amministrazione puntare molto anche sui servizi a supporto del sistema educativo. Tra questi sicuramente merita una menzione speciale il “progetto mensa”, con l’introduzione della dieta mediterranea, del pesce (progetto Pappa Fish) e l’attivazione della commissione mense per coinvolgere sempre più sistematicamente le famiglie nelle attività finalizzate ad una sana educazione alimentare.Turismo e cultura sono stati, senz’altro, i punti di forza delle strategie adottate per il rilancio dell’economia cittadina. I risultati sono stati importanti e indiscutibili come documenta il comprovato aumento dell’offerta culturale e turistica. Ferma restando la consueta attenzione per le manifestazioni tradizionali che connotano la Città, si è pensato ad Ascoli come “Città della Cultura” con il potenziamento delle attività e dei programmi culturali. Le classifiche più recentisulla qualità della vita documentano i risultati straordinari ottenuti dalla nostra Città sul piano nazionale grazie ad una strategia fondata sulla moltiplicazione degli spazi culturali (Forte Malatesta, Museo Alto Medioevo, POSA, Sala Cola, teatro Filarmonici, Auditorium ecc.) sui festival (L’Altra Italia, Ascoli Musiche, Nuovi Spazi Musicali, Teatri del Sacro, Cinesophia, Ascoli Piceno Present, AP art UP, SPACE ecc.), mostre di rango nazionale (Futurismo, Giuliani, Collezione Fiocchi, San Francesco, Cola d’Amatrice, Pericoli, L’arte che Protegge ecc.) e sui grandi eventi che solo nel 2018 hanno visto la presenza in Città di artisti del calibro di Sting, Bollani, Bregovich ed Eleonora Abbagnato. Si è cercato inoltre di avviare una serie di azioni dirette a qualificare i servizi destinati al turista che si “avventura” in una delle città fra le più belle d’Italia. In questo senso ricordo, tra le altre cose, il trenino turistico, il wi-fi cittadino, il portale turistico www.visitascoli.it, il nuovo punto di accoglienza turistica, la cartellonistica autostradale sull’A14 e la nuova segnaletica culturale con relative guide multilingua.In questo decennio avremmo voluto fare molto di più, ma siamo perfettamente consapevoli che siamo stati chiamati ad operare in un frangente storico molto complicato. Certo è che lasciamo in eredità tanti progetti già finanziati che vedranno la luce nel prossimo futuro come nel caso del Bando periferie premiato tra i primi 24 a livello nazionale. Grazie alle riflessioni maturate con il nuovo PRG abbiamo proposto una serie di interventi finalizzati a “ricucire” il centro storico alla periferia di Monticelli sulla base di connessioni eco-sostenibili come il Parco fluviale.Con la futura realizzazione del nuovo Ponte sul Tronto tra Croce di Tolignano e la strada Piceno Aprutina ci prefiggiamo di alleggerire il carico veicolare che grava sull’asse di Monticelli recuperando un’idea del “piano di sviluppo sostenibile di Castagneti” già finanziato nel 2003 dal Ministero dell’Ambiente.Oltre al restyling del campo di calcio di Monticelli al comune di Ascoli è stato poi riconosciuto un altro importante finanziamento derivante dal bando “Sport e Periferie”. Si tratta 1.472.000 di euro per la rigenerazione del Pattinodromo del Pennile di Sotto.Tra le attività di fundraising rese possibili anche grazie all’Associazione Nazionale Comuni Italiani, una menzione speciale merita anche il “Bando aree degradate”, che stanzia 1.630.000 euro per la ristrutturazione dell’ex capannone SAUC di Porta Tufilla.La grande scommessa del futuro che lasciamo agli ascolani tuttavia è rappresentata dal progetto Ascoli 21 di rigenerazione urbana del sito ex SGL Carbon. E’ stata necessaria una grande perseveranza per completare un iter reso tanto più complesso da ostilità politiche incomprensibili. Ora tutto è stato definito e dovrà essere avviato un progetto che prevede la bonifica complessiva del sito, il più grande parco urbano della regione e la realizzazione di insediamenti di edilizia privata ad elevata sostenibilità ambientale ed energetica. L’area comprenderà percorsi ciclopedonali all’interno di un parco urbano di 14 ettari, attrezzature sportive e uno stralcio funzionale del Parco Fluviale. Dopo 7 anni dalla firma del protocollo d’intesa iniziale, il 9 agosto 2018 è stato adottato il Programma di riqualificazione urbanistica e a dicembre 2018 la Giunta comunale ha proceduto all’approvazione definitiva dello strumento urbanistico che per un secolo ha diviso la Città. La bonifica prevede un costo complessivo di 35 milioni di euro totalmente a carico della società Restart, che ha già investito 7 milioni in manutenzione e rimozione di 500 tonnellate di materiali contenenti amianto.Il Progetto Ascoli 21 costituisce un esempio di PPP (partenariato pubblico privato) che, siamo certi, varrà come buona pratica a livello nazionale.Attraverso specifici fondi europei lasciamo ad Ascoli Piceno anche il progetto “From past to smart”, destinato al centro storico e finalizzato anche al sostegno delle imprese creative, culturali e turistiche che operano in Città. Il progetto, oltre a parcheggi, accoglienza low cost e interventi di infrastrutturazione materiale, prevede anche la promozione di nuovi servizi utili a valorizzare la storia e i nostri giacimenti culturali in chiave economica, turistica e culturale. L’investimento complessivo è di 14,1 milioni di euro a fronte dei quali l’Unione Europea assegnerà 6,7 milioni ovvero il 47,7% della spesa.Lasciamo alla Città in eredità un avanzo pari a 14 milioni di euro, affiancato da un Fondo cassa al 31 dicembre 2018 pari a 14,2 milioni di euro, a testimonianza ancora una volta del rigore contabile che ha contrassegnato in questi difficili anni l’azione amministrativa. Con il nuovo piano triennale per le opere pubbliche siamo riusciti a prevedere investimenti nel 2019 - 2021 pari a 63.800.000 di euro.Nel 2009 ci eravamo posti degli obiettivi importanti da raggiungere. Nel decennio 2009-2019 sono state ben 92 le aree di intervento su cui agire anche se molto è stato fatto oltre gli obiettivi che inizialmente volevamo raggiungere. Di queste aree di intervento purtroppo solo una non è stata realizzata, invece sono 15 le aree di intervento parzialmente realizzate, l’82% delle opere previste sono state portate a termine e realizzate.Lasciamo alla Città un’Amministrazione comunale riorganizzata, con enormi potenzialità di investimento futuro e con i conti in ordine. Tante cose potranno essere riviste, ripensate e migliorate da chi avrà l’onore di amministrarla in futuro, ma abbiamo la certezza di una cosa: ce l’abbiamo messa tutta e non ci siamo risparmiati. Abbiamo rigenerato progettualità precedenti e varato strategie innovative, ci siamo spesi per cogliere ogni possibilità di finanziamento e siamo stati inflessibili nel tagliare spese inutili.Abbiamo creduto nell’innovazione e abbiamo cercato di estrarre dalla nostra comunità ogni potenziale positivo. In questi dieci anni in definitiva ci siamo fatti carico, tutti insieme, amministratori e dipendenti comunali, di responsabilità particolarmente delicate e rese tanto più urgenti da una crisi che non ha risparmiato nessuno. Non ha risparmiato famiglie, imprese e lavoratori dei quali spesso abbiamo raccolto lo sfogo e lo sdegno nei confronti di un sistema pubblico, complessivamente inteso, non sempre all’altezza di fornire le risposte attese dalla comunità.Anche per questo voglio ringraziare ad uno a uno tutti coloro con cui ho avuto la fortuna di collaborare in questi anni: uscieri, operai, tecnici, impiegati amministrativi, dirigenti e segretari generali. Tutti, nessuno escluso.A tutti loro va la mia gratitudine per aver reso possibile tutto quello che ho provato a raccontare in questa lettera aperta. Nonostante il Cigno nero e malgrado la potenza distruttiva di un terremoto che ha pesantemente oberato il personale del nostro comune, non abbiamo mai smesso di lavorare per una Città sempre migliore.Una Città capace di mantenere, sempre e nonostante tutto, lo sguardo verso l’alto e il pensiero rivolto al futuro.
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