L'ascoli che verrà
DALLA BONIFICA DELL’AREA DELL’EX SGL CARBON AL POLO SCIENTIFICO E TECNOLOGICOIl progetto “Ascoli 21” per la riqualificazione dell’area Ex SGL Carbon costituisce uno snodo decisivo per il futuro di Ascoli. Gli elementi fondamentali del piano di rigenerazione dell’area, attualmente “occupata” da 850.000 metri cubi di residui industriali, sono noti: l’intera bonifica dei 27 ettari, la costituzione di un parco scientifico e tecnologico per lo sviluppo di nuova imprenditorialità, la realizzazione di insediamenti abitativi ad elevata sostenibilità ambientale ed energetica ed infine un parco urbano di 14 ettari (il più grande della Regione )che attraverso un articolato sistema di percorsi ciclopedonali si integrerà con il parco fluviale finanziato che da San Pietro in Castello “approderà” al ponte San Filippo. E’ stato un percorso complesso ed irto di ostacoli quello che ha condotto al perfezionamento del progetto “Ascoli 21”, promosso dalla società Restart che ha rilevato la proprietà dell’area dalla multinazionale tedesca che per decenni aveva svolto l’attività industriale negli stabilimenti ubicati a “san Marcello”. Inizialmente qualificata con SIN, sito di interesse nazionale, da parte del Ministero dell’Ambiente e come tale individuato come potenziale beneficiaria di provvidenze pubbliche, l’area SGL Carbon è stata declassata dallo Stato nel 2013 imponendo al Comune un cambio radicale della procedura già avviata. Nonostante ciò nel dicembre del 2018 la Giunta Comunale è riuscita ad approvare definitivamente il piano di recupero urbano del sito avendo cura di ricomprendere l’intervento all’interno della visione d’insieme del nuovo piano regolatore generale. Ciò a dimostrazione del rigore, della trasparenza e della sistematicità con cui si è voluto armonizzare il progetto con gli equilibri generali degli spazi urbani della Città. Tra le criticità da affrontare non è mancata una pronuncia della Corte Europea di Giustizia che ha sanzionato lo Stato italiano per la mancata messa in sicurezza di una porzione dell’area e la necessità di bonificare lo stabilimento dalla presenza di amianto. Bonifica effettuata provvidenzialmente a cura della parte privata prima della crisi sismica del 2016 che, in caso di crollo dei capannoni, avrebbe potuto esporre a gravi rischi l’intera comunità. Il Progetto Ascoli 21 costituisce un esempio di PPP (partenariato pubblico privato) che varrà come buona pratica a livello nazionale finalizzata a creare lavoro, alimentare lo sviluppo e a rafforzare i presidi ambientali della Città. Si è deciso di individuare l’ex complesso industriale “haemonetics” quale sede del Polo per l’imprenditorialità. Ciò consentirà di anticipare le attività di sostegno allo sviluppo previste dal polo senza dover attendere i tempi della bonifica.